Lettera aperta ai soci delle asd romane e agli utenti degli impianti sportivi di Roma
in questo momento di particolare difficoltà e di isolamento che costringe noi tutti a sacrifici, rinunce e privazioni di ogni tipo, intendo condividere con voi alcuni pensieri rivolti, in particolare, ad un settore della nostra vita sociale che, come numerosi altri, sta affrontando le numerose criticità determinate dall’emergenza sanitaria in corso.
Mi riferisco in primis alle Associazioni Sportive Dilettantistiche ma, più in generale, a tutte le Società che operano nel mondo sportivo: esse costituiscono una risorsa inestimabile per lo spirito che le anima e per la passione che le contraddistingue.
Quando parliamo di sport siamo tutti abituati a pensare ai massimi livelli, alle star internazionali, agli atleti pluripremiati, agli stadi e ai palazzetti gremiti. Senza dubbio lo sport che più appassiona è questo, perchè è quello che ci fa sognare fin da quando eravamo bambini. Lo sport però significa anche molto altro. Esiste infatti un mondo ed un sistema che propone attività sportive tutti i giorni, per lo più lontano dalle luci della ribalta. Il principio a cui questo mondo si ispira è dato solo dalla passione e dal riconoscimento del valore dello sport come collante all’interno di una società. Tutto ciò è rappresentato dalle Associazioni e dalle Società sportive, vera linfa dello sport di base a Roma e in Italia.
In questo periodo di forzata inattività gli operatori sportivi stanno sostenendo enormi sacrifici sia per le perdite economiche ma soprattutto per il rischio di chiusura, vivendo nell’incertezza di una riapertura nella prossima stagione. L’Amministrazione Capitolina, fin dal primo momento, attraverso una sinergia con tutte le istituzioni coinvolte – Stato, Regione, Città Metropolitana – ha messo in campo ogni strumento necessario a sostenere il mondo sportivo in questa difficile situazione, fermo restando il fatto che gli operatori sportivi sono, anche attualmente, obbligati a sostenere costi legati ad un’attività che al momento è ferma.
Molte famiglie si trovano nella condizione di aver versato le quote di iscrizione per frequentare corsi che, è vero, non si sono svolti. Allo stesso tempo, però, ci tengo a condividere un pensiero: le Associazioni e le Società sportive dilettantistiche non possono essere considerate alla stregua delle Società di capitali. Lo sport non è soltanto un servizio da vendere: coloro che vivono esercitando con passione ed impegno una pratica sportiva in modo costante sono, infatti, animati dalla volontà di promuoverne i valori e la funzione sociale. Le Società e le Associazioni sportive sono costituite da un insieme di persone, compresi voi associati, che sposano un progetto basato su valori comuni, come il rispetto delle regole, il gioco di squadra, il fair play. Rappresentano un presidio sociale senza il quale la nostra comunità sarebbe infinitamente più debole e frammentata. Dando la vostra adesione ad un’associazione sportiva ed iscrivendo i vostri figli a un corso, state scegliendo di far parte di questo mondo, di condividerne valori e progetto e di volerli sostenere.
Da parte mia vi assicuro che l’Amministrazione che rappresento metterà in campo tutte le risorse a sua disposizione per non lasciare indietro nessuno, ben sapendo che la ripartenza non sarà facile. Ognuno sarà chiamato a fare la propria parte. Credo che solo attraverso forme di sostegno reciproco e di condivisione di ideali e valori comuni una società sia in grado di affrontare anche battaglie difficili come quella che ci sta coinvolgendo tutti. Quello che, però, non deve mai essere tralasciato è che le società sportive sono e rappresentano un progetto educativo da sposare, di crescita e di passione comune. Parafrasando il nostro Presidente del Consiglio Conte: “Se ami l’Italia, mantieni le distanze fisiche, ma abbraccia i valori comuni”.
Desidero rassicurare gli utenti sul fatto che quello che hanno pagato non andrà perso. Appena sarà chiaro quando potranno riprendere le attività, ogni Associazione e Società – con il sostegno delle Istituzioni – farà in modo di offrire un piano di recupero a tutti. Voglio ricordare, infatti, che il decreto Cura Italia prevede la possibilità di erogare voucher a favore degli utenti per recuperare, nella prossima stagione, attività di cui non si è potuto usufruire per la chiusura degli impianti a causa del Covid-19. In questo modo vengono tutelati gli utenti, le società sportive e i gestori di impianti e degli eventi sportivi. In attesa che vengano definiti tutti gli interventi governativi a sostegno dello sport di base (oltre ai voucher sono allo studio misure per l’incremento delle detrazioni per le spese sportive), fatto salvo il diritto di non perdere quanto avete versato, vi invito a sostenere le nostre asd e ssd nell’anno sportivo che verrà, rimanendo aperti a delle soluzioni alternative al rimborso, in questo momento molto difficile per tutti, comprese le Associazioni e le Società sportive di base.
Vi saluto, garantendo ad ognuno di voi la vicinanza e il sostegno dell’Amministrazione Capitolina e con l’augurio di poter tornare presto sui campi di gioco per affrontare nuove sfide.
Angelo Diario
Presidente Commissione Sport, Benessere e Qualità della Vita